«...
PAGINA PRECEDENTE
Un business da 200 miliardi di dollari
"Il mercato dei personal computer a livello mondiale – questi i numeri che solleticano il Ceo di Acer – vale oltre 200 miliardi di dollari. Per vincere la sola tecnologia non basta, servono altri driver perché il pc sta diventando una commodity. La scelta di acquisto è dettata da ragioni simili a quelle che riguardano i beni di consumo". E i computer sono beni che muovono volumi ormai imponenti. Nel primo semestre del 2008 ne sono stati venduti sul mercato ben 138 milioni, di cui 76 milioni desktop e 62 milioni notebook; la crescita di questo comparto nel suo complesso si conferma più che buona (+14,5%) e quella dei portatili (+35,3%) è sempre da primato al cospetto di quella risicata (+1,7%) dei sistemi da tavolo. Sullo scacchiere globale Acer vanta oggi una quota di mercato nei pc di poco inferiore al 10% (che sale al 15% nei notebook) che le permette di tenere dietro Lenovo mentre nei notebook è seconda (alla pari con Dell e alle spalle di Hp) con circa il 15% si share in un mercato in cui i primi cinque vendor coprono oltre il 70% delle vendite. Nei prossimi tre anni, un periodo che secondo Lanci vedrà una crescita della domanda a due digit grazie ai notebook (in salita del 20/30%), la politica multibrand della multinazionale taiwanese è chiamata a dare i suoi risultati. I primi li vedremo da qui a Natale, anche alla luce degli impatti sui consumi provocati dalla crisi finanziaria. In ogni caso è certo che il segmento mobile era e sarà la priorità per Acer e lo dice a chiare lettere la composizione del suo fatturato: il 62% del business globale arriva dai notebook, rispetto al 18% generato dei desktop e al 15% prodotto dai display (monitor e Tv).